Frigintini e Dintorni

L’agriturismo Margione sorge nel territorio di Frigintini, frazione a vocazione agricola della vicina Modica. Frigintini – per la sua particolare posizione geografica – si presenta come un vero e proprio crocevia per ogni tipo di itinerario: dal turismo culturale, sino a quello gastronomico ma – senza dimenticare – quello balneare. A soli quindici minuti di strada è situata Modica, un gioiellino barocco famoso anche per alcuni monumenti – tra cui il Duomo di San Giorgio e quello di San Pietro – inseriti nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco. Da Modica – in poco più di dieci minuti – è possibile giungere presso le altre due perle del Sud Est barocco siculo: sono le suggestive e magiche atmosfere di Ragusa Ibla e Scicli. E poi come dimenticare Noto? La città è facilmente e velocemente raggiungibile dall’agriturismo Margione, si presenta ai visitatori con la cattedrale di San Nicolò, emblema del barocco affermatosi dopo il terribile sisma del 1693, e con un Cento Storico mozzafiato – tra palazzi e basole – che merita di essere visitato. A seguire – dopo la città netina – ecco Siracusa, e poi ancora Catania. L’intera area non è famosa solo per le sue architetture, ma anche per aver fatto da set alle avventure del Commissario Montalbano, trasmesse con successo da Rai 1 e da decine di emittenti in giro per il mondo: ecco aggiungersi all’itinerario anche la frazione di Punta Secca, dov’è situata la “casa sul mare del poliziotto interpretato da Luca Zingaretti; senza dimenticare Donnafugata, sede di un caratteristico castello – con annesso parco – che in molti episodi ha rappresentato l’abitazione di don Balduccio Sinagra.
Il tour – inoltre – si può allargare alle vicine aree di Castelluccio – Streppenosa, con le assai caratteristiche miniere d’asfalto, e di Cava Ispica, sede di insediamenti preistorici. L’agriturismo Margione può rappresentare anche un ottima base per un turismo di tipo balneare: distano meno di 30 minuti alcune delle più belle e dorate spiagge del Mediterraneo: ecco Marina di Modica, Pozzallo, Marina di Marza, Sampieri, Donnalucata, Cava d’Aliga e Marina di Ragusa. E per un break durante le vostre giornate potrete approfittare di alcune prestigiose e rinomate dolcerie. Sarà una delizia per il palato assaggiare il cioccolato di Modica (oramai disponibile in decine e decine di gusti diversi, che si adattano alle voglie di ognuno), ma anche prodotti ancor più particolari come la ‘mpanatigghia (un sorprendente mix tra cacao amaro e carne bovina), il biancomangiare alla mandorla pizzuta di Avola, la tradizionalissima granita in molte varianti.

LA BELLEZZA ATTORNO ALL’AGRITURISMO

Entrare nel baglio dell’agriturismo Margione, e poi scorgersi per mirare ciò che vi sta intorno, rappresenta una sorta di viaggio indietro nel tempo: a fare da padroni non sono di certo i segni della modernità e dell’industrializzazione, ma è tutto un susseguirsi di un quasi ipnotico alternarsi tra campi e muri a secco. Il panorama sembra quasi illimitato, la sensazione è quella di poter scrutare – in un silenzio che vuol dire pace e serenità – uno scorcio così ampio capace di andare dalla campagna più tradizionale sino al Lido di Noto, a Marzamemi, al Faro che – lampeggiando da lontano – è un riferimento nelle notti tranquille di Frigintini. Agli oltre milleduecento tra carrubi ed ulivi della tenuta, seguono sentieri percorribili a piedi o anche tramite le biciclette che l’agriturismo Margione – in maniera gratuita – vi metterà a disposizione. È possibile inoltrarsi nella strada forestale, e poi scendere verso i campi. Oppure un altro percorso – a tratti ancora più suggestivo – è quello che conduce ‘o mulinu ‘ri Bancari (il mulino ad acqua di Bancari). Il sentiero, ancor prima dell’antico sito, offre la visione di un vero e proprio spettacolo della natura: si tratta di uno sfiato naturale della roccia (comunemente conosciuto come ‘u minciuluni ‘ri Natali”) che – nei periodi di pioggia offre un’ingente quantità d’acqua che – con una gettata di almeno trenta metri – arriva a congiungersi con il corso d’acqua principale. Ancora un po’ di strada, ed ecco il mulino: i vandali hanno portato via i meccanismi che lo regolavano, ma la struttura rimane ancora suggestiva e capace di suscitare emozioni in chi vi si accosta. Proprio lì – durante il periodo del regime fascista – era un continuo susseguirsi di contadini, muli e sacchi di grano: si andava lì per ottenere di nascosto la farina di cui, altrimenti, si era costretti a concederne una parte allo Stato (il cosiddetto sistema degli ammassi).